Le associazioni sportive dilettantistiche possono essere Onlus?

Le associazioni sportive dilettantistiche possono essere Onlus?

di Francesca Pasi e Paolo Pesticcio

Lo sport dilettantistico rappresenta senza dubbio una leva importante nella promozione sociale e civile delle
persone nella società. Proprio di recente, in un importante Convegno tenutosi a Roma presso il CONI, è stata
ribadita l’importanza dello sport dilettantistico e la necessità di preservarne l’attuale modello organizzativo
nazionale che si fonda per lo più sul volontariato e su di un modello non di tipo imprenditoriale. Un modello
caratterizzato da una miriade di soggetti privati, per lo più costituiti in forma associativa, ai quali sono concesse
agevolazioni fiscali proprio in ragione della funzione sociale da essi svolta. In tale contesto è stata richiesta con
forza, sia al mondo politico sia ai soggetti deputati al controllo di tali enti, una maggiore chiarezza nel contesto
dei numerosi ed a volte contradditori adempimenti normativi da raggiungersi attraverso interventi normativi
chiarificatori finalizzati sia ad eliminare incertezze normative sia a fare maggiore chiarezza sull’attività di
vigilanza e sanzionatoria, scovando quei soggetti che abusano ma al contempo ponendosi tutelando
e sostenendo coloro che da sempre si impegnano, non di rado dedicando tempo ed energie senza alcuna
contropartita. In linea questa richiesta di chiarezza e comprensione della normativa si ritiene utile tentare
un’analisi legata ad un aspetto normativo abbastanza controverso inerente alle associazioni di promozione
sociale Onlus, declinando però tale ragionamento su quelle associazioni di promozione sociale che svolgano
anche attività sportiva dilettantistica.

Abstract da Associazioni e sport  n. 11/2013, EUROCONFERENCE Editoria